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Strega, Petrocchi 'ho mandato i libri a Giuli e ha ringraziato'

Jul 4, 2025 IDOPRESS
"Stasera ci occupiamo della 79/a edizione del Premio Strega e dei libri in gara. Domani penseremo all'ottantesima edizione. Oggi abbiamo mandato i libri dei finalisti al ministro Giuli e da Berlino ha ringraziato tramite il suo ufficio".

(di Mauretta Capuano)

"Stasera ci occupiamo della 79/a

edizione del Premio Strega e dei libri in gara. Domani penseremo

all'ottantesima edizione. Oggi abbiamo mandato i libri dei

finalisti al ministro Giuli e da Berlino ha ringraziato tramite

il suo ufficio". Il direttore della Fondazione Bellonci,Stefano

Petrocchi,poco prima dell'inizio della cerimonia di premiazione

del Premio Strega 2025,nella cena di gala al Giardino delle

Tartarughe,a Roma,smorza le polemiche con il ministro della

Cultura,Alessandro Giuli,scoppiate alla vigilia della

premiazione. Assente alla serata di premiazione,il ministro

aveva sottolineato di non aver ricevuto i libri e aveva

ironizzato dicendo che da Amico della Domenica era diventato

"nemico della Domenica".


Sul possibile trasferimento della serata finale del Premio

Strega a Cinecittà nel 2026,Petrocchi non vuole soffermarsi,ma

dice: "Nel 2022 abbiamo fatto il Premio Strega Giovani a

Cinecittà proprio perché ci piace portare il premio nelle

periferie. La concessione su richiesta del luogo in cui si

svolge il premio - spiega - si rinnova di anno in anno. Dal 1953

al 1962 lo Strega si è svolto al Ninfeo,dal 1963 nel Giardino

centrale del Museo etrusco di Villa Giulia a Roma,fatta

eccezione per la 70/a edizione all'Auditorium Parco della

Musica".


Stefano Mauri,presidente e Ad del Gruppo Mauri Spagnol,

seduto al tavolo con Nadia Terranova,ha l'impressione che "ci

siano troppi incidenti diplomatici tra questo governo e il mondo

della cultura. Dovrebbero capirsi meglio,la Costituzione è una

traccia" dice. "No comment" da parte di Enrico Selva Coddè,

amministratore delegato e vicepresidente di Mondadori Libri.


Elisabetta Rasy,al tavolo Rizzoli con Dacia Maraini,dice

che "lo Strega senza polemiche non è più il Premio Strega. Come

il Ninfeo anche Cinecittà è un posto bellissimo. Perché farsi

concorrenza,si potrebbe fare un po' e un po'". Mentre Maraini è

convinta che "si cambia solo per una ragione fondamentale,un

incendio o altre cose importanti. Il Ninfeo ha una tradizione

importantissima,non va cambiata. Qui c'è una grande comunità

letteraria. Era bello che venisse il ministro. Quello su cui non

sono d'accordo sono i tagli al cinema".


Massimo Turchetta,editore e direttore generale Rizzoli,

seduto accanto alla scrittrice,ricorda "che ogni soldo speso in

cultura torna raddoppiato e sarebbe bello non tagliare,ma

aggiungere". Al tavolo Feltrinelli preferiscono non commentare.